Come si costruisce un’Isola che non c’è ?
L’Isola che non c’è, è una biblioteca 100% inclusiva, dove i ragazzi autistici sono coinvolti sia nella sua realizzazione dell’arredo, sia nei “servizi di manutenzione” come, ad esempio, controllare lo stato dei libri o mantenere sempre ordinata l’area verde circostante.
La panchina de “L’isola che non c’è” è interamente decorata dagli artigiani di Cascina San Vincenzo – Officina del Mosaico- attraverso la tecnica artistica del mosaico: più di 6000 tessere e più di 100 ore di lavoro.
“L’isola che non c’è” di Seregno prevede una contaminazione tra l’arte di Matisse e l’arredo urbano.
Attraverso un processo interpretativo dell’opera pittorica, la seduta viene resa un qualcosa di più di un oggetto funzionale, essa diventa un oggetto di meditazione e di fruizione. Per rimandare all’origine botanica del Parco 25 Aprile, si è scelta l’arte di Matisse con le sue forme che ricordano le foglie, i fiori e le atmosfere dei suoi lunghi viaggi.
Alessandro Perego, ragazzo autistico, in collaborazione con la Biblioteca Civica Ettore Pozzoli e aiutato da Carmela e Marcello di Meta Cooperativa Sociale e tutto il personale della biblioteca, ha selezionato ed etichettato i libri che sono presenti nei “bauli trasparenti” de “L’isola che non c’è” di Seregno. L’organizzazione e la gestione dei libri durante l’anno verrà fatta con i ragazzi di ANFFAS Brianza ETS-APS in collaborazione con anche Brianza Biblioteche.
Ma non è finita. “L’isola che non c’è” è delimitata da una moderna aiuola realizzata con sassi bianchi e piante aromatiche. I sassi bianchi delimitano questa zona del parco con semplicità ma dando un tocco molto ricercato. Questo è stato reso possibile grazie ai ragazzi di AutAcademy della Scuola Agraria del Parco di Monza, sotto la supervisione di Paolo Stella.
Un progetto concreto che coniuga cultura e disabilità, lavoro e inclusione, patrimonio storico artistico e moderne tecnologie di condivisione.